Parliamo di Disaccoppiamento Aerobico o Deriva Cardiaca

21.09.2023

DISACCOPPIAMENTO AEROBICO O DERIVA CARDIACA

Spesso sentamo palare in fase di analisi di disaccoppiamento aerobico o deriva cardiaca ma di cosa si tratta esattamente?

Il ciclismo è uno sport che richiede un notevole sforzo fisico e una profonda comprensione delle dinamiche cardiorespiratorie per ottimizzare le prestazioni. Una delle questioni più affascinanti e dibattute all'interno della comunità ciclistica è il concetto di "disaccoppiamento aerobico" o "deriva cardiaca". Questo fenomeno si verifica quando la nostra frequenza cardiaca a parità di potenza costante non rispetta più il range desiderato.

ESEMPIO Z3 200 WATT FC Z3 125/130

In un esercizio di 30' dove è richiesto di pedalare a potenza costante noteremo che il nostro cuore fisiologicamente tenderà letteralmente ad alzare i suoi battiti uscendo fuori range.

Questo accade perchè innnazitutto il cuore è un muscolo a carattere striato carattere involontario ed influenzato da fattori esterni come temperatura, idratazione, disidratazione, stati di stress ed emozionali.

Un aspetto da non sottovalutare e da tenere in considerazione è il profilo dell'atleta in questione. Se abbiamo di fronte un ciclista dedito alle Granfondo o comunque portato per le lunghe distanze il fenomeno del disaccoppiamento e meno marcato ma comunque presente, d'altro canto se invece abbiamo di fronte un atleta che è fisiologicamente portato per le gare brevi a circuito su strada oppure xc questa differenza è più marcata ma che non premette uno scarso rendimento nella specialità specifica ma un semplice disadattamento.

Andrei ad inserire ad inizio preparazione per entrambi i profili un periodo dedicato al miglioramento del profilo di deriva cardiaca inserendo uscite usando solo il cardiofrequenzimetro, allenamenti che dovranno essere sostanzialmente lunghi ma a basso impatto metabolico ovvero rispettando i semplici range di Z2 e Z3 ( Z3 solo nei tratti in salita ).

Andando ad inserire questa tipologia di allenamento andremo innanzitutto a creare densità mitocondriale che ci porta ad un miglioramento del flusso sanguigno nei muscoli e di conseguenza abitueremo il cuore ad avere meno impegno.

In concomitanza andrei ad inserire lavori di forza specifica in palestra per migliorare la nostra funzionalità muscolare questo proprio perché il disaccoppiamento arriva quando in termini muscolari non riusciamo più a tenere l'impegno richiesto in termini di potenza, siamo costretti a spingere di più per tenere i famosi 200 watt dell'esempio precedente e di conseguenza più richiesta d'impegno muscolare equivale a più richiesta di sangue e di conseguenza AUMENTO DELLA FREQUENZA CARDIACA DI RIFERIMENTO.

Esistono Test specifici che evidenziano il fenomeno attraverso l'analisi delle curve frequenza cardiaca/potenza o della frequenza cardiaca/frequenza respiratoria.

Fattori Contribuenti al Disaccoppiamento Aerobico

1. Termoregolazione: L'accumulo di calore durante l'esercizio può influenzare la frequenza cardiaca. Quando la temperatura corporea aumenta, il cuore deve lavorare di più per mantenere la termoregolazione ottimale.

2. Deplezione del glicogeno muscolare: Durante l'allenamento prolungato, il glicogeno muscolare può essere esaurito, portando a una maggiore attivazione del sistema simpatico e quindi a un aumento della frequenza cardiaca.

3. Fatica muscolare locale: La fatica muscolare in alcune zone del corpo può richiedere un aumento della frequenza cardiaca per mantenere un flusso sanguigno adeguato.

4. Regolazione neuroendocrina: Alcuni ormoni, come l'adrenalina, possono influenzare la frequenza cardiaca, e durante l'allenamento prolungato, i livelli di questi ormoni possono variare.

Evidenze Scientifiche

Numerose ricerche scientifiche hanno esaminato il fenomeno del disaccoppiamento aerobico nel ciclismo e in altre attività aerobiche. Alcuni studi hanno rilevato che il disaccoppiamento aerobico si verifica comunemente in atleti ben allenati durante l'allenamento prolungato. Tuttavia, è importante notare che il disaccoppiamento non è necessariamente un indicatore di cattiva forma fisica o inefficienza cardiovascolare. È un fenomeno complesso che può essere influenzato da vari fattori, come quelli menzionati in precedenza.

Una ricerca pubblicata nel "European Journal of Applied Physiology" ha dimostrato che il disaccoppiamento aerobico può essere osservato in ciclisti esperti durante un esercizio di endurance prolungato. Tuttavia, non è stato possibile stabilire una correlazione diretta tra il grado di disaccoppiamento e le prestazioni degli atleti.

Un altro studio condotto su ciclisti professionisti ha evidenziato che il disaccoppiamento aerobico è un fenomeno comune durante le gare di lunga durata, ma che l'effetto può essere mitigato tramite l'allenamento specifico per migliorare l'efficienza cardiorespiratoria.

**Conclusioni**

Il disaccoppiamento aerobico è un fenomeno complesso che può verificarsi durante l'allenamento prolungato nel ciclismo e in altre attività aerobiche. Mentre il suo significato e le sue implicazioni sulle prestazioni degli atleti sono ancora oggetto di ricerca, è chiaro che il disaccoppiamento non dovrebbe essere automaticamente considerato un indicatore di cattiva forma fisica. È influenzato da vari fattori fisiologici e ambientali.

Gli atleti possono affrontare il disaccoppiamento aerobico attraverso l'allenamento specifico per migliorare l'efficienza cardiorespiratoria, la gestione del calore corporeo e la conservazione del glicogeno muscolare. La comprensione di questo fenomeno può contribuire a ottimizzare l'allenamento e le prestazioni nel ciclismo, consentendo agli atleti di massimizzare il loro potenziale.

In futuro, ulteriori ricerche saranno necessarie per approfondire la comprensione del disaccoppiamento aerobico e le sue implicazioni per gli atleti di ciclismo, contribuendo così a migliorare la loro preparazione fisica e le prestazioni competitive.

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